HO UN DONO PER TE
Stavo rimpiangendo il passato
e preoccupandomi per il futuro.
Subito il mio Dio cominciò a parlate:
"Il mio nome è IO SONO".
Tacque. Io attesi.
Egli continuò.
"Quando tu vivi nel passato
con i suoi errori e rimpianti,
è duro.
Io non sono là.
Il mio nome non è IO ERO.
Quando tu vivi nel futuro,
con i suoi problemi e paure,
è duro.
Io non sono là.
Il mio nome non è IO SARO'.
Quando tu vivi il momento presente
non è duro.
Io sono qui.
Il mio nome è "IO SONO"
(Helen Mallicoat)
Questo è lo splendido evento del Natale
appena celebrato: Dio c'è ed è un Dio che si rivela
in un bambino. E' un Dio che ci dice: io sono. Io sono qui. Io
sono qui con te. Io sono qui per te. Ti custodisco come pupilla
degli occhi. Ti prendo per mano. Non temere. Non lasciarti cadere
le braccia. Cammina, io ti porto. Non lasciarti schiacciare dal
fardello del passato, dalla paura del futuro. Vivi il presente e
sentilo come il luogo della mia presenza e il luogo della tua
libertà.
Così ci richiama un "maestro spirituale" a me caro, Henry
Nouwen, in un testo, "Vivere nello Spirito", che vi invito a
leggere:
Dobbiamo imparare a vivere ogni giorno, ogni ora,
sì, ogni minuto, come un nuovo principio, come una
opportunità unica di fare qualcosa di nuovo. Immaginate se
potessimo vivere ogni momento come un momento pregno di nuova
vita. Immaginate se potessimo vivere ogni giorno come un giorno
pieno di promesse. Immaginate se potessimo camminare attraverso
il nuovo anno ascoltando sempre una voce che ci dice: "Ho un dono
per te, e non vedo l'ora che tu lo veda!"
Immaginate…
E' difficile vivere nel presente. Il passato e il futuro
continuano a tormentarci. Il passato con la colpa, il futuro con
le ansie. Tante cose sono accadute nella nostra vita per le quali
ci sentiamo a disagio, pieni di rimpianti, di rabbia, di
confusione o, per lo meno, ambivalenti. E tutti questi sentimenti
sono spesso colorati di colpa. La colpa che dice: "Dovevi fare
qualcosa di diverso da quello che hai fatto; dovevi dire qualcosa
di diverso da quello che hai detto". Questi "dovevi" continuano a
farci sentire in colpa rispetto al passato e ci impediscono di
essere pienamente presenti nel momento attuale.
Peggiori della colpa sono però le nostre ansie. Le nostre
ansie riempiono la nostra vita di "se": "se perdo il lavoro, se
mio padre muore, se non ci sarà abbastanza denaro, se
l'economia va male, se scoppia una guerra?" Tutti questi "se"
possono talmente riempire la nostra mente che diventiamo ciechi
ai fiori nel giardino e ai bambini nelle strade, o sordi alla
voce grata di un amico.
I veri nemici della nostra vita sono questi "dovevi" e questi
"se". Ci spingono indietro nell'inalterabile passato e in avanti
verso un imprevedibile futuro. Ma la vera vita ha luogo qui e
ora. Dio è un Dio del presente. Dio è sempre nel
momento presente, che quel momento sia facile o difficile gioioso
o doloroso. Dio non è qualcuno che era o che sarà,
ma Colui che è, e che è per me in questo
momento.
Vi auguro buon anno allora con tre "consigli"
telegrafici:
RICOMINCIA
Così ci hanno insegnato qualche anno fa le
donne di Piazza di Maggio, spose, madri, sorelle di tanti
desaparecidos:
Ricomincia
anche se
senti la stanchezza,
anche se
il successo ti abbandona,
anche se
un errore ti fa male,
anche se
un tradimento ti ferisce,
anche se
un'illusione si spegne,
anche se
il dolore brucia gli occhi,
anche se
i tuoi sforzi vengono ignorati,
anche se
l'ingratitudine è la tua ricompensa,
anche se
l'incomprensione ti mozza il sorriso,
anche se
tutto rimane nell'indifferenza,
ricomincia.
Ricomincia perché non esistono situazioni in
cui l'amore non abbia ancora qualcosa da dire. Perché
l'amore è sempre un miracolo e sa sempre andare oltre.
Ricomincia perché anche Dio vuole ricominciare con te ogni
giorno, nonostante tutto, tenace e ostinato nel perdonarci
com'è. Dio è lì in questo tuo
ricominciare.
PRENDITI TEMPO
Prenditi tempo per pensare
perché quella è la vera forza dell'uomo.
Prenditi tempo per leggere
perché questa è la base della saggezza.
Prenditi tempo per pregare
perché questo è il maggior potere sulla
terra.
Prenditi tempo per amare ed essere amato
perché questo è il privilegio dato da Dio.
Prenditi tempo per essere amabile
perché questo è il cammino della
felicità.
Prenditi tempo per ridere
perché il riso è la musica dell'anima,
Prenditi tempo per dare
perché il giorno è troppo breve per essere
egoisti.
(Consigli dall'Uruguay)
Prenditi il tesoro del tempo, questo tempo che ci
manca sempre, che ci incalza, che ci assilla, che ci sorprende,
che ci impaurisce, che vogliamo e non riusciamo a dominare, e
sperimentalo come un dono, un dono di Dio per te, un dono da
donare, da vivere in pienezza nelle grandi scelte e nei piccoli
gesti.
Dio è lì in questo tuo tempo.
SPERA
Il silenzio della neve, il rumore dei botti.
Così è stata la notte del passaggio all'anno nuovo.
E il nero della notte era meno nero del solito. Ho spiato dalla
finestra come un bambino pieno di stupore e mi è tornato
alla mente un verso, credo di un poeta giapponese:
Adesso è inverno
ma i bianchi petali
scendono dal cielo.
Forse oltre le nubi
è già primavera.
Spera e in ogni istante puoi ritrovare forza e
coraggio. Spera e guarda con gli occhi della fede che sanno
vedere una spiga in un seme che marcisce.
In silenzio la neve ha cambiato il volto della città. Nel
rumore i botti hanno lasciato solo un po' di fumo. Così la
speranza: è silenziosa ma creativa, cambia il nostro
volto, cambia il volto della vita. Dio è in questa tua
speranza.
Buon anno, allora!
"Alla fine del millennio lasciateci
sognare", così ha detto il Cardinale Carlo Maria
Martini per la festa di Sant'Ambrogio ...
Si, ciascuno di noi torni a sognare e a far sognare!
dall'Informatore Parrocchiale - gennaio 1997
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