AL CARDINAL CARLO MARIA MARTINI
GRAZIE PERCHE’
Una sera ero andato a Milano. Per tornare avevo bisogno di
prendere il treno alle 23.45. Mi accompagna alla stazione un frate. Arriviamo
lì ed era già partito. Io dovevo rientrare qui a Molfetta perché il giorno
dopo avevo le Cresime. Il frate era bravissimo, un tipo simpatico. Mi dice:
"Non ti preoccupare, andiamo a Bologna, arriviamo più veloci noi del
treno". Lungo la strada abbiamo parlato del più e del meno e io ho tirato
fuori il discorso sul Cardinal Martini. Mi sono accorto, dalle prime battute,
che lui non era molto entusiasta. E poi ha detto una frase che, se l’avessero
detta di me, avrei preferito che me la mettessero sul mio sepolcro: "Il
Cardinal Martini? A quello se gli togli la Bibbia non sa fare altro". Ma
guarda, è bellissimo. Anzi, disse: "Se gli togli la Parola di Dio non sa
fare altro". E che vuoi che faccia il vescovo?! Era simpatico, comunque.
(Mons. Tonino Bello)
Grazie! Noi ne siamo stati entusiasti. Grazie per la
"fame" che ci ha istillato:
Manderò la fame nel paese,
non fame di pane, né sete di acqua,
ma di ascoltare la parola del Signore.
(Amos 8,11)
E fame di silenzio. E di coraggio nel dialogo.
BUON CAMMINO, SULLA SUA PAROLA
Finalmente ho disturbato
la quiete di questo convento
altrove devo fuggire
a rompere altre paci
(David Maria Turoldo, Sensi miei, 25)
Segua i suoi sogni, anche quelli più audaci, sempre
perdutamente innamorato di quella terra intrisa della gioia e delle lacrime di
Gesù. Una terra che attende uomini come Lei che non alzano la voce ma la
speranza.
l'informatore parrocchiale settembre 2002
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