NON UNA CORSA MA UN TIRO AL BERSAGLIO
Settembre: riprende la corsa … Ma
La vita non è una corsa ma un tiro al bersaglio:
non è il risparmio di tempo che conta,
bensì la capacità di trovare un centro.
E’ proprio questo che auguro a ciascuno di noi in questo
nuovo inizio settembrino: la capacità di trovare un "centro". Quel
centro che fa ritrovare senso e stabilità, che sa dare nuovo vigore e sapore
alla vita quotidiana.
Etty Hillesum, una giovane donna ebrea olandese, nei mesi
trascorsi in un campo di transito, prima di morire nel campo di concentramento
di Auschwitz, scriveva così:
La gente si smarrisce dietro ai mille piccoli dettagli
che qui ti vengono continuamente addosso, e in questi dettagli si perde e
annega. Così, non tiene più d’occhio le grandi linee, smarrisce la
rotta e trova assurda la vita. Le poche cose grandi che contano devono
esser tenute d’occhio, il resto si può tranquillamente lasciar cadere.
E quelle poche cose grandi si trovano dappertutto, dobbiamo riscoprirle
ogni volta in noi stessi per poterci rinnovare alla loro sorgente. E
malgrado tutto si approda sempre alla stessa conclusione: la vita è pur
buona … Questa è la mia convinzione, anche ora, anche se sarò spedita
in Polonia con tutta la famiglia. (Lettere 1942-1943, Adelphi)
A volte, paradossalmente, rischiamo proprio di smarrirci,
di perderci nel "piccolo": piccoli sogni, piccoli progetti, piccole
invidie, piccole gelosie, piccole vendette … che ci fanno piccoli e
infelici.
E’ invece "nelle poche cose grandi che contano"
che si trovano ovunque, dentro e fuori di noi, che ci si ritrova e ci si
rinnova, "alla loro sorgente". Come per quella perla preziosa di cui
ci ha narrato Gesù nei Vangeli.
Con questo spirito, alla ricerca di un centro,
ricominciamo.
Ci sono importanti appuntamenti e "servizi" a cui
ciascuno di noi è atteso nella liturgia, nella catechesi, nella carità,
nella missione. Mi permetto - limitandomi alla tematica della formazione degli
adulti - di sottolineare:
Il primo venerdì del mese alle ore 21 per la cosiddetta
"S. Messa contemplativa": è una continua meraviglia vederlo
crescere come un appuntamento del cuore, come un momento a cui non si
rinuncia facilmente, come un appuntamento della comunità più impegnata
(che trova tempo anche per questo!), del Consiglio Pastorale …
Gli esercizi spirituali parrocchiali di settembre (vedi
programma) dal titolo "Sotto il segno di Giona", con don Angelo
Zardoni. E’ un ottimo modo per ricominciare perché anche noi assomigliamo
un po’ a Giona, quel profeta strano e ribelle, chiamato a grandi cose, che
invece si intestardisce sulla sua piccola immagine di Dio e di uomo. Giona
sarà la cifra parrocchiale per richiamarci alla missionarietà, tema
diocesano 2003-2004. "Sotto il segno di Giona" sarà il titolo del
nostro Quaresimale 2004.
Uno speciale "corso biblico", sul cui tema vorrei
soffermarmi un po’.
Mi conoscete: sapete che amo le sfide, che non rinuncio a
pensare e a sognare in grande, per me e per tutta la comunità parrocchiale
del Suffragio.
Ecco quindi la proposta, in particolare per gli adulti, per
i giovani-adulti, a partire da ottobre, di "Alle fonti dell’acqua
viva", quattro pomeriggi domenicali per conoscere, amare e vivere la
Bibbia.
Adulti … domenica … Bibbia … splendido tridente
Gli adulti
Così sta scritto nel nostro Progetto Pastorale
Parrocchiale "I discepoli di Emmaus" a pag. 35:
Paolo VI chiedeva in particolare agli adulti «la
fatica del pensare, la gioia dello studio». Perché è solo con gli
adulti che la catechesi esprime la sua vera natura, perché gli adulti
sono in senso più pieno i destinatari del messaggio cristiano, sono
coloro che sanno operare una sintesi tra fede e vita.
… fatica del pensare, gioia dello studio, in fraternità:
sarà così questo corso.
La domenica
"Come sono riusciti gli ebrei preservare il
sabato, lungo i secoli?" chiesero a un rabbino. La sua risposta fu:
"Non sono gli ebrei che hanno preservato il sabato. Il sabato ha
preservato gli ebrei".
La Domenica, il giorno del Signore risorto, il giorno della
Chiesa, il giorno dell’uomo, il giorno dei giorni. Su questo giorno sta
scritto ancora nel nostro Progetto Pastorale Parrocchiale a pag. 53:
Più si abbandona la domenica cristiana, più ci si
allontana dalla vera fede e più si corre il rischio di arrivare a perdere
la fede stessa. (A. Vergote)
Per questo un corso - incontro della comunità - di
domenica pomeriggio.
La Bibbia
La Bibbia: continuamente il papa ci rivolge un affettuoso e
pressante invito a conoscerla, ad amarla, a pregarla, a viverla. Ancora ne
"I discepoli di Emmaus" a pag. 22 troviamo scritte queste
meravigliose righe:
Per comprendere, scoprire la Parola di Dio occorre che
leggiate il Vangelo insieme, e non solo la domenica; occorre che vi diate
i mezzi per leggere la Bibbia, per pregare: senza questo nutrimento, la
vostra fede sarà vacillante. Dovete imparare il Vangelo come la lingua
materna e far vostra la storia di cui siete eredi: altrimenti sarete dei
figli smarriti. Occorre che la Parola di Dio diventi la vostra lingua
materna, ispiri il vostro cuore, abiti nel vostro spirito, nutra la vostra
esistenza, diventi il cuore stesso della vostra vita.
L’ideale è che ciascuno, secondo il suo talento e la
sua vita, sia talmente pieno di quella Parola da consentire a Dio di
servirsi di lui come vorrà.
Lasciatevi amare da Dio che è la Vita, e sarete
testimoni della vita, della generosità e della sovrabbondanza.
Amate la vita e il nostro paese diventerà vivo; e gli
uomini ameranno la vita.
(Card. Jean Marie Lustiger, Abbiate il coraggio di
credere, Paoline)
A ogni nuovo inizio, come può essere settembre, ognuno di
noi sogna e progetta qualcosa di nuovo. Il mio augurio è questo: vivi in te
il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo.
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