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settembre 2003

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NON UNA CORSA MA UN TIRO AL BERSAGLIO


Settembre: riprende la corsa … Ma
 

La vita non è una corsa ma un tiro al bersaglio:
non è il risparmio di tempo che conta,
bensì la capacità di trovare un centro.
 

E’ proprio questo che auguro a ciascuno di noi in questo nuovo inizio settembrino: la capacità di trovare un "centro". Quel centro che fa ritrovare senso e stabilità, che sa dare nuovo vigore e sapore alla vita quotidiana.
Etty Hillesum, una giovane donna ebrea olandese, nei mesi trascorsi in un campo di transito, prima di morire nel campo di concentramento di Auschwitz, scriveva così:
 

La gente si smarrisce dietro ai mille piccoli dettagli che qui ti vengono continuamente addosso, e in questi dettagli si perde e annega. Così, non tiene più d’occhio le grandi linee, smarrisce la rotta e trova assurda la vita. Le poche cose grandi che contano devono esser tenute d’occhio, il resto si può tranquillamente lasciar cadere. E quelle poche cose grandi si trovano dappertutto, dobbiamo riscoprirle ogni volta in noi stessi per poterci rinnovare alla loro sorgente. E malgrado tutto si approda sempre alla stessa conclusione: la vita è pur buona … Questa è la mia convinzione, anche ora, anche se sarò spedita in Polonia con tutta la famiglia. (Lettere 1942-1943, Adelphi)
 

A volte, paradossalmente, rischiamo proprio di smarrirci, di perderci nel "piccolo": piccoli sogni, piccoli progetti, piccole invidie, piccole gelosie, piccole vendette … che ci fanno piccoli e infelici.
E’ invece "nelle poche cose grandi che contano" che si trovano ovunque, dentro e fuori di noi, che ci si ritrova e ci si rinnova, "alla loro sorgente". Come per quella perla preziosa di cui ci ha narrato Gesù nei Vangeli.
Con questo spirito, alla ricerca di un centro, ricominciamo.
Ci sono importanti appuntamenti e "servizi" a cui ciascuno di noi è atteso nella liturgia, nella catechesi, nella carità, nella missione. Mi permetto - limitandomi alla tematica della formazione degli adulti - di sottolineare:
 

Il primo venerdì del mese alle ore 21 per la cosiddetta "S. Messa contemplativa": è una continua meraviglia vederlo crescere come un appuntamento del cuore, come un momento a cui non si rinuncia facilmente, come un appuntamento della comunità più impegnata (che trova tempo anche per questo!), del Consiglio Pastorale …
 
Gli esercizi spirituali parrocchiali di settembre (vedi programma) dal titolo "Sotto il segno di Giona", con don Angelo Zardoni. E’ un ottimo modo per ricominciare perché anche noi assomigliamo un po’ a Giona, quel profeta strano e ribelle, chiamato a grandi cose, che invece si intestardisce sulla sua piccola immagine di Dio e di uomo. Giona sarà la cifra parrocchiale per richiamarci alla missionarietà, tema diocesano 2003-2004. "Sotto il segno di Giona" sarà il titolo del nostro Quaresimale 2004.
 
Uno speciale "corso biblico", sul cui tema vorrei soffermarmi un po’.
 

Mi conoscete: sapete che amo le sfide, che non rinuncio a pensare e a sognare in grande, per me e per tutta la comunità parrocchiale del Suffragio.
Ecco quindi la proposta, in particolare per gli adulti, per i giovani-adulti, a partire da ottobre, di "Alle fonti dell’acqua viva", quattro pomeriggi domenicali per conoscere, amare e vivere la Bibbia.
Adulti … domenica … Bibbia … splendido tridente
 

Gli adulti

Così sta scritto nel nostro Progetto Pastorale Parrocchiale "I discepoli di Emmaus" a pag. 35:
 

Paolo VI chiedeva in particolare agli adulti «la fatica del pensare, la gioia dello studio». Perché è solo con gli adulti che la catechesi esprime la sua vera natura, perché gli adulti sono in senso più pieno i destinatari del messaggio cristiano, sono coloro che sanno operare una sintesi tra fede e vita.
 

… fatica del pensare, gioia dello studio, in fraternità: sarà così questo corso.
 

La domenica

"Come sono riusciti gli ebrei preservare il sabato, lungo i secoli?" chiesero a un rabbino. La sua risposta fu: "Non sono gli ebrei che hanno preservato il sabato. Il sabato ha preservato gli ebrei".
 

La Domenica, il giorno del Signore risorto, il giorno della Chiesa, il giorno dell’uomo, il giorno dei giorni. Su questo giorno sta scritto ancora nel nostro Progetto Pastorale Parrocchiale a pag. 53:
 

Più si abbandona la domenica cristiana, più ci si allontana dalla vera fede e più si corre il rischio di arrivare a perdere la fede stessa. (A. Vergote)
 

Per questo un corso - incontro della comunità - di domenica pomeriggio.
 

La Bibbia

La Bibbia: continuamente il papa ci rivolge un affettuoso e pressante invito a conoscerla, ad amarla, a pregarla, a viverla. Ancora ne "I discepoli di Emmaus" a pag. 22 troviamo scritte queste meravigliose righe:
 

Per comprendere, scoprire la Parola di Dio occorre che leggiate il Vangelo insieme, e non solo la domenica; occorre che vi diate i mezzi per leggere la Bibbia, per pregare: senza questo nutrimento, la vostra fede sarà vacillante. Dovete imparare il Vangelo come la lingua materna e far vostra la storia di cui siete eredi: altrimenti sarete dei figli smarriti. Occorre che la Parola di Dio diventi la vostra lingua materna, ispiri il vostro cuore, abiti nel vostro spirito, nutra la vostra esistenza, diventi il cuore stesso della vostra vita.
L’ideale è che ciascuno, secondo il suo talento e la sua vita, sia talmente pieno di quella Parola da consentire a Dio di servirsi di lui come vorrà.
Lasciatevi amare da Dio che è la Vita, e sarete testimoni della vita, della generosità e della sovrabbondanza.
Amate la vita e il nostro paese diventerà vivo; e gli uomini ameranno la vita.
(Card. Jean Marie Lustiger, Abbiate il coraggio di credere, Paoline)
 

A ogni nuovo inizio, come può essere settembre, ognuno di noi sogna e progetta qualcosa di nuovo. Il mio augurio è questo: vivi in te il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo.


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