VA’ DOVE TI PORTA IL SUO CUORE
SPLENDIDA PRIMAVERA
Forse non è più di moda …
forse. Eppure, nonostante tutto, con la dolcezza, la forza, la
tenacia e la speranza di una madre, la Chiesa ci invita alla
grande stagione liturgica della Quaresima.
E’ un tempo “forte”, incancellabile,
insostituibile. Un tempo di grazia. Un tempo che si fa strada, si
fa cammino per prepararci e portarci alla Pasqua,
all’incontro con il Crocefisso risorto, ai piedi di una
croce e davanti a una tomba incredibilmente vuota.
Quaresima ovvero “quaranta”. Quaranta come gli anni
passati nel deserto dagli ebrei prima di giungere alla terra
promessa; quaranta come le notti e i giorni passati da
Mosè sul Sinai per ricevere le tavole della legge;
quaranta come i giorni di cammino nel deserto di Elia; quaranta
come le notti e i giorni passati da Gesù nel deserto prima
di cominciare la sua vita pubblica. Giorni, notti, anni di
incontro profondo con Dio, di tentazioni, di furibonda lotta
interiore, di cambiamento, di conversione, di nuovi inizi, di
rinascita … come la primavera.
Proprio questo è la Quaresima per la comunità
cristiana: una splendida primavera, una vicenda di conversione e
di rinascita.
Vicenda di un cristiano e di una comunità che non si sanno
credenti una volta per tutte, coscienti che la conversione al
Vangelo è “affare” quotidiano, coscienti che
il male, il peccato stanno “accovacciati” alla nostra
porta.
Vicenda di un cristiano e di una comunità che, proprio per
questo, si lasciano educare, lacerare il cuore, consolare,
convertire, trasformare, inquietare, turbare, rinnovare da una
Parola potente che salva, da un Crocefisso Risorto.
Quaresima: appello forte e scomodo a verificare il nostro essere
cristiani su Gesù Cristo e sul suo vangelo. Nella
consapevolezza che più si rimanda la conversione,
più si rimanda la liberazione, la libertà, la
felicità.
DATEGLI TEMPO
Pregare significa innanzitutto
ascoltare la voce di Gesù, che dimora nel profondo del
vostro cuore. Egli non grida. Non vi impone la sua presenza. La
sua voce è una voce discreta. Molto simile a un sussurro,
alla voce di un amore dolce. Qualsiasi cosa facciate della vostra
vita, cercate di non smettere mai di ascoltare la voce di
Gesù nel vostro cuore con un ascolto attivo e molto
attento, perché nel nostro inquieto e rumoroso mondo, la
voce di Dio, così amorevole, facilmente viene sommersa.
Avete bisogno di prendervi ogni giorno un certo periodo di tempo
tutto consacrato a questo ascolto attivo di Dio, fosse anche di
soli dieci minuti. Il trascorrere ogni giorno dieci minuti
esclusivamente centrati su Gesù, può trasformare
radicalmente la nostra vita. Se rimarrete fedeli al tempo della
vostra preghiera quotidiana, gradualmente ma sicuramente udrete
la voce dolce dell’amore e bramerete sempre di più
di ascoltarla. (Henri J.M. Nouwen, Lettere a un
giovane)
Seminate il Vangelo nel vostro cuore, dategli il tempo, dategli
tempo … è così che avvengono miracoli
grandi, inattese sorprese.
IL MONDO, DUNQUE IO
Sembra questo il messaggio seducente e irresistibile
del nostro tempo … io, io, io … La Quaresima
è ribaltamento, è invito alla scoperta del
“noi”.
I poveri sono un autentico “luogo
teologico” in cui si accede a una rivelazione su Dio:
incontrarli, condividere con loro i beni che si hanno per
eredità, sorte o lavoro è un’e-sperienza viva
di comunione, possibilità concreta di avere lo stesso
cuore di Gesù Cristo… La quaresima è
l’occa-sione per riflettere su ciò che si possiede,
su quanto è veramente necessario, sui beni che possono
essere condivisi con i bisognosi … S. Basilio ricordava
che “il mantello preda delle tarme nel tuo armadio non
appartiene a te, ma al povero”.
(Enzo Bianchi, Dare senso
al tempo)
IL SUO CUORE
E allora, buona Quaresima! Non solo
all’insegna di un romanzo famoso: “Va’ dove ti
porta il cuore”, ma piuttosto: “Va’ dove ti
porta il Suo cuore”. Splendida, affascinante strada, mai
del tutto compiuta, che porta a Dio, Signore della vita e della
morte, e che porta agli altri. E che ci farà ritrovare
l’autenticità e la verità del nostro essere
più profondo, secondo i sogni e i desideri del nostro Dio.
Preghiamolo così, quando la strada si farà
dura:
Fammi sentire la Tua presenza in mezzo alle
agitazioni, Il mio corpo stanco,
la mia mente confusa e la mia anima inquieta,
prendili tra le tue braccia.
l'Informatore parrocchiale marzo 2004
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