NUOVI QUADRI ALLE PARETI
Tranne che la Bibbia, non avevo
altri libri da citare
comincia così il libro «Vivere lo
Spirito» di Henri J.M. Nouwen che vi ho proposto
come lettura per questa Quaresima.
Sono meditazioni – come piccole tessere di un mosaico
– sul cammino spirituale, e sono davvero preziose. Lo sono
state per me, spero lo siano per ciascuno di voi, nella certezza
che la nostra vita può sempre ricevere un nuovo
inizio.
Perché è a questo che ci invita la Quaresima.
Mi soffermo in particolare su alcune riflessioni riguardanti la
preghiera e la nostra «dimora interiore».
Perché la Quaresima – oltre che tempo di penitenza,
di rinuncia, di riconciliazione, di rinnovata apertura ai bisogni
dell’altro (al proposito guardate qualche pagina più
avanti) - è proprio un tempo speciale di incontro profondo
con Dio.
ASCOLTARE UNA VOCE D’AMORE
Così scrive Nouwen:
Quando preghiamo, entriamo alla presenza di Dio, il
cui nome è «Dio con noi». Pregare significa
ascoltare attentamente Colui che ci si rivolge qui e ora. Si
tratta di una sfida molto difficile, perché la radicale
fiducia in Dio non è scontata. La maggior parte di noi non
ha fiducia in Dio, e pensa a Dio come a un’autorità
punitiva, da temere, o come un nulla vuoto e impotente.
Il messaggio centrale di Gesù è che Dio non
è un debole impotente né un potente padrone, ma
è uno che ama, il cui desiderio è darci ciò
che il nostro cuore desidera di più.
Pregare significa ascoltare questa voce d’amore.
Se potessimo essere, per alcuni minuti ogni giorno, pienamente
ciò che siamo, scopriremmo che non siamo soli e che Colui
che è con noi vuole soltanto una cosa: darci
amore.
Nouwen ci insegna anche la strada per ascoltare
questa voce dell’amore: prendere una semplice preghiera,
una frase o una parola, e ripeterla lentamente. Qualsiasi parola
che ci ricordi l’amore di Dio e lo metta al centro della
nostra vita, della nostra «dimora interiore», come
fosse una piccola luce.
Restando fedeli a questo invito, anche per pochi minuti al
giorno, riusciremo a intravvedere, grazie a questa piccola luce,
che c’è uno spazio in noi in cui Dio dimora e dove
noi siamo invitati a dimorare con Dio.
Le pareti del cuore
Oltre all’attenta ripetizione di qualche
preghiera, Nouwen ci propone di contemplare il Vangelo del
giorno:
Ogni giorno dell’anno
ha un proprio passo del vangelo,
e ogni passo contiene un tesoro per noi
La vita di Gesù può diventare guida
per la vita quotidiana: ci regala nuovi occhi e nuovi orecchi.
Gli occhi e gli orecchi di Dio che ci fanno capaci di uno sguardo
nuovo su noi, sugli altri, sulla vita, e di un ascolto più
profondo.
La contemplazione quotidiana del Vangelo e la
ripetizione attenta di una preghiera possono influenzare
profondamente la nostra vita interiore. La nostra vita interiore
è come uno spazio santo che deve essere tenuto con cura e
decorato in modo appropriato.
Dopo aver trascorso alcune settimane ripetendo lentamente le
parole di Paolo, «l’amore è paziente e
benigno; l’amore non è invidioso; l’amore non
cerca il proprio vantaggio», queste parole cominciarono ad
apparire sulle pareti della mia dimora interiore un po’
come un certificato di laurea nello studio di un medico.
Col passare degli anni molti nuovi quadri sono apparsi sulle
pareti della mia dimora interiore. Alcuni rappresentano delle
parole, altre dei gesti di benedizione, di perdono, di
riconciliazione e di guarigione. Molti rappresentano dei volti: i
volti di Gesù e di Maria, i volti di Teresa di Lisieux e
di Charles di Foucauld …
E’ molto importante che la nostra dimora interiore abbia
dei quadri alle pareti, quadri che consentano a coloro che
entrano nella nostra vita di aver qualcosa da guardare, che dica
loro dove sono e dove sono invitati ad entrare. Senza preghiera e
senza contemplazione le pareti della nostra dimora interiore
rimarranno povere e pochi ne saranno ispirati.
Mi piacerebbe che tanti di noi trovino il desiderio
e il gusto di appendere i «quadri» del Vangelo, della
storia dell’amore di Dio per noi, alle pareti del cuore,
della vita.
l'Informatore Parrocchiale - marzo 1998
|