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QUANTO PESA UN FIOCCO DI NEVE?
gennaio 2011
Il nuovo calendario già ci attende con i suoi giorni nuovi di zecca
Un anno è poco nell’arco della vita, ma un anno è anche moltissimo: è la storia, giorno dopo
giorno, dei nostri sentimenti, dei nostri amori e dei nostri dolori, delle nostre speranze e dei
nostri sogni, dei nostri sforzi e dei nostri rimpianti …
Nel cuore di ciascuno ci sono sicuramente alcune domande: come sarà il 2011? Sarà davvero un anno
‘nuovo’, migliore di quello appena trascorso? Cosa mi porterà l’anno nuovo? Come saranno i giorni
che ci attendono?
Non lo sappiamo, non lo so. Perché di ogni anno, di ogni giorno noi non siamo completamente
"padroni".
So però con certezza una cosa: Dio cammina con noi, con ciascuno di noi, Dio cammina con te e ti
sarà vicino. Sarà la tua forza, la tua speranza, il tuo coraggio, la tua audacia, la tua
consolazione … Sarà lì, "nascosto", nella tua libertà.
Ed è alla nostra libertà che sono affidati questi giorni che si aprono nuovamente davanti a
ciascuno di noi.
Mi permetto solo un passo indietro. Un passo che mi fa tornare al Natale che abbiamo appena
celebrato. Sant’Efrem ha scritto:
Il giorno della tua nascita, o Signore,
è un tesoro destinato a soddisfare il debito comune
… quale debito se non il debito dell’amore?
Per ritrovare l’umanità perduta occorre tornare ad amare. Tutto
qui. So che chi parla così è visto come ‘sentimentale, superato, utopico, religioso’. Chi dice che
occorre amare, poverino, è un sentimentale, oppure un superato perché ci vuole altro nella vita che
l’amore, oppure un utopico: sarebbe bello che ci volessimo bene come a Natale! Oppure un religioso:
per forza, è un prete e deve dire di volersi bene, se no che prete è, che cristiano è…! Ma sì, dite
quello che volete! Anche gli innamorati fanno ridere con i loro gesti, le loro ingenuità, viste al
di fuori del loro incanto meraviglioso; gli innamorati saranno ridicoli, patetici, ma sono
felici!
(Ermanno Olmi, regista)
Anch’io amo correre il rischio di esser preso e visto come un inguaribile sognatore
sentimentale, ma sono certo che la strada della felicità passi da qui, dalla forza dell’amore che
ognuno di noi saprà vivere e che auguro a ciascuno:
Tutto sarà salvato se sapete amare.
Non un giorno, di passaggio, ma intensamente,
per lungo tempo e per tutti i giorni, sempre.
Non scoraggiatevi, non rinunciate, non desistete,
non ascoltate i vili che,
per tradire più comodamente il loro dovere, vi diranno:
non serve a nulla.
Ridete in faccia agli scettici, ai prudenti, ai maligni,
a coloro che vanno in pensione sin da quando sono ancora in fasce.
Applaudite o denunciate, ammirate o indignatevi,
ma non siate neutrali, indifferenti, passivi, rassegnati.
Fate della vostra vita qualche cosa che vale.
Tutto l’amore seminato, presto o tardi, fiorirà... (Raoul Follereau)
Che meraviglia se i cristiani fossero ogni giorno testimoni testardi e servitori
felici dell’amore! Di quell’amore che è scritto in ogni fibra della vita e della morte del nostro
Signore e Maestro, Gesù di Nazareth.
Forse per poter essere così, per poter vivere così, bisogna essere stati "sedotti":
La vita non avanza per ingiunzioni ma per seduzioni. E la
passione, l’attrazione, la seduzione nascono dalla bellezza. La passione per Dio nasce dall’aver
scoperto la bellezza di Cristo. Dio non ci attira perché onnipotente, non ci seduce perché
onnisciente: per queste cose lo si può anche ammirare, perfino obbedire, ma non amare. Dio ci
seduce con la vita bella di Cristo. Perché preferisce essere amato che obbedito.
(Ermes Ronchi, Tu sei bellezza)
Sedotti dalla vita bella di Cristo, questo vuol dire essere cristiani !
Auguro a me e a voi che chi ci incontrerà possa trovare in noi questa bellezza.
Auguro a me e a voi che chi ci incontrerà possa trovare in noi tanta speranza.
Quella speranza che ci consegna la forza di tenere alta la testa quando sembra che tutto fallisce,
quando tanti si rassegnano.
Quella speranza che ci moltiplica la fantasia e la creatività.
Quella speranza che si ciba anche di piccoli gesti che lasciano un segno.
"Dimmi un po’: quanto pesa un fiocco di neve?" domandò
la cinciallegra alla colomba. "Niente di niente!" fu la risposta.
Allora la cinciallegra le raccontò una storia.
"Mi trovavo sul ramo di un pino, quando cominciò a nevicare. Non proprio una tempesta, ma
dolcemente, senza violenza. Come un sogno. Dato che non avevo niente di meglio da fare, cominciai a
contare i fiocchi di neve che cadevano sul ramo in cui mi trovavo. Ne caddero 3.751.952. Quando il
3.751.953esimo cadde sul ramo, un niente di niente – come hai detto tu – il ramo si
spezzò".
A questo punto la cinciallegra se ne andò.
La colomba, un’autorità in materia di pace fin dal tempo di un certo Noè, pensò un momento e
concluse fra sé: "Ecco, forse non manca più che una sola persona, perché tutto si capovolga e
il mondo viva in pace".
Il nuovo anno attende noi e il nostro "fiocco di neve" perché sia più bello
per tutti.
Nel cammino, come ho scritto all’inizio, non saremo soli. Qualcuno camminerà, correrà con noi …
come l’angelo in bicicletta che ci sorride in copertina, infiammato e sospinto dallo Spirito Santo,
mentre pedala allegramente con le sue ali nel vento. È un’opera originale del pittore contemporaneo
francese Arcabas dal titolo: "Ange espiègle", l’angelo birichino…
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