PREFAZIONE
Ho "rubato" il titolo del Quaresimale 2000, tenuto
nella Parrocchia S. Maria del Suffragio in Milano, all’amico don Giuseppe
Grampa che così ha scritto commentando la Lettera Pastorale 1999/2000 del
Cardinale Carlo Maria Martini "Quale bellezza salverà il mondo?":
Era consueta la via, anzi le cinque vie, per giungere a Dio
grazie all’esercizio della ragione. Quanti tentativi per dimostrare l’esistenza
di Dio con gli attrezzi della ragione. Cinque vie razionali verso Dio.
In anni a noi più vicini, una sesta via è stata battuta:
quella di un generoso ingaggio a favore degli ultimi. Non dimostrare Dio, ma
mostrarlo nella dedizione incondizionata per l’uomo. Via etica verso Dio.
Ora, con la sua ultima Lettera Pastorale, il nostro
Arcivescovo ci invita a percorrere una settima via: quella della bellezza.
Le prime cinque vie disegnavano un volto di Dio consegnato
nella formula del catechismo.
La sesta via disegna un volto di Dio che orienta il nostro
impegno morale.
E la settima? Un volto bello di Dio.
Il nostro Vescovo crede alla forza contagiosa della bellezza
più che alle ingiunzioni e ai divieti …
Così la fede trasfigura il presente aprendo nei nostri
giorni l’orizzonte della speranza.
Avete provato a fissare lungamente un oggetto illuminato o in
controluce? Dopo un po’ chiudete gli occhi, vedrete ancora quell’oggetto
"impressionato" nei vostri occhi, nella vostra mente…
Sarebbe davvero bello fare così con il Crocefisso Risorto,
con il Vangelo: contemplarli a lungo. Per ritrovarli "impressi" nel
cuore, nella vita.
Così impareremo a vivere una fede che sa comunicare col
Vangelo il "volto bello" di Dio, che è capace di sperare contro ogni
speranza e insieme che sa trasfigurare il presente, formidabile ma spesso
dolorante e opaco.
Forse allora non ci sentiremo più rimproverare con le parole
taglienti del filosofo Nietzsche quando si rivolgeva ai cristiani dicendo:
"Crederei un po’ di più al vostro Salvatore se aveste un po’ di
più la faccia di persone salvate!"
Radicali, taglienti, incisive le parole del Cardinale al
riguardo:
Non basta deplorare e denunciare le brutture del nostro
mondo. Non basta neppure, per la nostra epoca disincantata, parlare di
giustizia, di doveri, di bene comune, di esigenze evangeliche. Bisogna parlarne
con un cuore carico di amore compassionevole, facendo esperienza di quella
carità che dona con gioia e suscita entusiasmo; bisogna irradiare la bellezza
di ciò che è vero e giusto nella vita, perché solo questa bellezza rapisce
veramente i cuori e li rivolge a Dio. (op. cit. pag. 12-13)
Come credenti, dovremmo chiederci se la Chiesa che costruiamo
ogni giorno è bella e capace di irradiare la bellezza di Dio. (op. cit. pag.
26)
Le splendide lezioni del Quaresimale sono state una specie di
"scavo" sui "sentieri della bellezza". Lo stesso scavo che
sapeva fare il pittore Cézanne. Per lui "Il grigio non esisteva come
colore, lui scavava sotto e scopriva il violetto o il blu, il rosso o il
verde" (R.M. Rilke).
Scavare per trovare bellezza. E per irradiare bellezza.
Interpreti di questo cammino, di questo scavo sono stati:
don Pierangelo Sequeri con la lezione "Quale bellezza salverà il
mondo?"
Di lui ha scritto il Card. Martini "Le sue parole
sono come pietre, talora come frustate, lasciano il segno". Don
Pierangelo, docente di Teologia fondamentale alla Facoltà Teologica dell’Italia
settentrionale, dottore della Biblioteca Ambrosiana, direttore del Laboratorio
di Musicologia applicata di Milano, docente di Estetica teologica a Brera,
affascina sempre per la sua capacità di cogliere la "buona
qualità" della relazione tra la fede e le forme della bellezza e per l’invito
insistente a rendere abitabile la terra oltre che frequentabili le chiese.
don Valentino Cottini della Diocesi di Verona, esperto di studi arabi e
islamistica. A lui, biblista di grande valore, ho affidato la lezione
"La bellezza: tra carne e luce" a partire da un libro formidabile
della Bibbia: il Cantico dei Cantici, di cui il più grande maestro d’Israele
dopo Mosè, rabbì Aqiva, disse: "Tutta la Scrittura è santa; il
Cantico dei Cantici è il Santo dei Santi. Tutto il mondo non è degno del
giorno in cui fu dato il Cantico dei Cantici". Con calore e
passione ci ha comunicato che la bellezza e l’amore, la bellezza dell’amore,
l’amore della bellezza sono "parola" di Dio nel mondo, riflesso
della bellezza e dell’amore di Dio.
Elio Guerriero, esperto principe del teologo Von Balthasar, curatore dell’edizione
delle sue opere in Italia, direttore dell’edizione italiana della rivista
Communio. Con la sua lezione "Il dramma di Dio: la bellezza
crocefissa" ci siamo messi alla scuola del teologo della bellezza: Hans
Urs Von Balthasar per meditare la bellezza a partire dal
"frammento" che è la croce del Figlio eterno. Come ha scritto lo
stesso Guerriero: "Il Crocefisso che è senza forma e bellezza di
fronte al quale si volge lo sguardo per il disgusto e ci si copre la bocca
per non urlare, quell’uomo è la gloria e la bellezza di Dio. Ecco dove l’amore
ha condotto Dio".
don Francesco Scanziani, giovane sacerdote, splendido e simpatico teologo
del Seminario di Venegono. A lui ho affidato la lezione "Tornino i
volti: la bellezza dell’alterità". Di fronte alla
"rabbrividente solitudine" dell’oggi ci ha comunicato la
bellezza della propria identità e dell’alterità, alla luce della
Trinità, grazie alla quale si scopre la verità dell’uomo: la sua
bellezza, il suo essere creato nella diversità, per la comunione, per la
relazione. Come Dio è relazione, così l’uomo.
don Giannino Piana, uno dei teologi morali italiani più acuti e
affermati. Mi ha sempre affascinato la sua partecipazione appassionata alle
vicende ecclesiali e civili del nostro paese e il suo non temere nel
misurarsi con lucidità e criticità splendida, con pacatezza e un
formidabile senso ecclesiale con i problemi più scottanti della morale
odierna. Ci ha presentato un tema complesso e decisivo: "Irradiare la
bellezza di Dio", commentando le parole di Carlo Maria Martini: "Di
questa Bellezza, che viene dall’alto, il discepolo di Gesù deve nutrirsi
e sempre di nuovo farsi annunciatore, per condividerla con chi non la
conosce e con chi in forme diverse ne è alla ricerca".
Scavare per trovare bellezza. E per irradiare bellezza.
Non mi stanco mai di citare il film Francesco di Liliana
Cavani, quando Chiara dice a Francesco. "Se ho trovato che la mia vita
è bellissima è perché ho trovato che la tua è bellissima". Che
gioia, che vero Giubileo, che meraviglia se potessero dire di noi, della Chiesa,
delle nostre comunità lo stesso!
don Mirko Bellora
parroco di S. Maria del Suffragio in Milano
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